La Terapia Compressiva

          


La terapia compressiva è una delle piu efficaci procedure terapeutiche nella malattia venosa e linfatica ed è indicata in tutti gli stadi clinici di queste patologie. Purtroppo la terapia compressiva è frequentemente sottostimata o trascurata perché solo poche indicazioni sono sostenute da chiare evidenze mentre in molte altre gli argomenti in favore della terapia compressiva sono deboli. Nonostante le prove di efficacia della terapia compressiva siano oggetto di molte pubblicazioni, purtroppo la bassa qualità scientifica di queste pubblicazioni o risultati contrastanti forniti dalle diverse pubblicazioni fanno si che le evidenze siano scarse.

Assistiamo così ad una vera e propria discrepanza tra i veri esperti in terapia compressiva che, applicandola quotidianamente, ne riconoscono l’efficacia in tutti i quadri clinici della flebologia e linfologia e altri professionisti (medici e infermieri, personale del servizio sanitario nazionale o delle assicurazioni) che non sono specificamente interessati e non conoscono i molti meriti di una buona terapia compressiva.  Tutte queste persone rimangono scettiche sulla vera efficacia della terapia compressiva e potrebbero essere convinti solo da studi di elevato livello scientifico. I pazienti stessi, ignari dei benefici che la terapia compressiva può loro apportare, spesso la rifiutano.

Infine un breve accenno alle controindicazioni che sono poche e riguardano una piccola fascia di pazienti come quelli affetti da grave arteriopatia degli arti inferiori, grave neuropatia con assenza sensoriale quasi totale, scompenso cardiaco refrattario, by-pass extra-anatomici in quanto il by-pass che decorre sottocute può venire facilmente compresso dai sistemi di compressione. L’ultima controindicazione, l’allergia ai materiali di compressione, ha oggi un peso veramente trascurabile. L’evoluzione dei materiali e dei coloranti, che ha portato ad escludere dalla produzione tutti i materiali allergizzanti, ha fatto si che questa controindicazione si possa considerare praticamente scomparsa. Inoltre se un paziente dovesse mostrare allergia ad uno specifico materiale nulla vieta che quel materiale possa essere sostituito con un altro non allergizzante.